
Le pratiche di edilizia verde sono in aumento in tutto il mondo. Ciò accade anche grazie all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che ha fissato degli obiettivi precisi e ambiziosi sul fronte dell’impatto ambientale: bisogna ridurre le emissioni di carbonio, di cui il settore delle costruzioni è in ampia parte responsabile. Per raggiungere questo obiettivo si sta soprattutto ragionando da un punto di vista energetico, con la messa a punto di nuove tecnologie volte a una netta riduzione dei consumi. Vediamone alcune:
– Pannelli fotovoltaici. È un dato di fatto che l’energia solare sia quella che ha avuto il maggior successo fra le fonti rinnovabili. E negli ultimi anni, grazie all’innovazione tecnologica e a una spinta incentivante, gli impianti fotovoltaici sono sempre più competitivi da un punto di vista economico.
– Sistemi di accumulo domestici. Se si parla di fotovoltaico, la conseguenza è quella dell’accumulo, senza il quale non è possibile pensare a una reale diffusione della tecnologia. Secondo Bloomberg New Energy Finance le batterie per lo storage vedranno in dodici anni la stessa diffusione che ora hanno i sistemi fotovoltaici, grazie soprattutto a una riduzione dei costi.
– Sistemi di gestione dell’energia. Uno dei capisaldi dell’edilizia green è proprio quello di utilizzare sistemi in grado di gestire l’energia, i cosiddetti Energy Management Systems (EMSs). Si tratta di piattaforme in grado di controllare il quantitativo di energia utilizzato dall’edificio e di gestirlo in maniera più efficiente.
– Progettazione passiva. Un ruolo importante viene giocato anche dalla cosiddetta progettazione passiva, che consente, attraverso un progetto studiato nei minimi dettagli, di ottimizzare le risorse naturali, riducendo la necessità di utilizzare gli impianti. La progettazione passiva tocca moltissimi aspetti, da quello dell’orientamento dell’edificio alla presenza di aperture o sistemi isolanti.
– Materiali da costruzione sostenibili. Non si può parlare di edilizia verde senza considerare i materiali con cui si realizzano gli edifici. Sicuramente il legno e alcuni materiali naturali o provenienti dal riciclo hanno tutte le carte in regola per essere considerati green. Ma molto si sta investendo anche sul fronte del cemento ecologico, su cui si stanno tuttora effettuando ricerche: questo speciale bio-cemento possiede un’azione autoriparante attraverso l’utilizzo di batteri che, esposti all’umidità, si attivano e sviluppano un materiale calcareo in grado di riempire le crepe del manufatto.